(Omnipresence Productions) “The Great Deceiver” fu album corrotto e malato già per conto suo (recensione qui). Ma a Mortiis, l’ex Emperor, non è uno qualunque e non si muove secondo schemi normali. Anzi, domina la sua musica con regole astratte, incompatibili con i più, in una costante ed assoluta controtendenza. “The Great Corrupter” è infatti proprio la versione corrotta e brutalmente remixata di “The Great Deceiver” (alcuni brani sono in più varianti), con l’aggiunta di qualche inedito… il tutto confezionato su CD, LP e digitale… un totale di 28 canzoni per quasi due ore e mezza di deviazione mentale definitiva. La cosa interessante, però, è la scelta dei vari partner in crime… ovvero i perversi aiutanti che, con Mortiis, hanno devastato e reso ancor più surreale ogni brano trattato chimicamente. Nomi come i mitici Godflesh, i grandiosi Manes, gli assurdi Die Krupps… più un’altra dozzina di artisti alternativi, oscuri, moderni, avant-garde e totalmente deviati. Questa è arte. E la deliziosa corruzione della stessa. E Mortiis la domina, la controlla, la crea, la distrugge. E la violenta con una brutalità inaudita.

(Luca Zakk) Voto: 8/10