Comunicato stampa

Due eccellenti pubblicazioni per la Tsunami Edizioni. Di seguito i dettagli.

Alex Ogg
CALIFORNIA ÜBER ALLES – LE ORIGINI DEI DEAD KENNEDYS
256 pagine illustrate – €20
Uscita 5 MAGGIO 2017

CON LE FOTO DI RUBY RAY E GLI ARTWORK DI WINSTON SMITH

“Abbiamo un senso dell’umorismo e non abbiamo paura di usarlo, anche nei modi più turpi, se necessario. In un certo senso siamo dei terroristi culturali, con la musica al posto delle armi”. – Jello Biafra (Dead Kennedys)

I Dead Kennedys sono spesso considerati il più grande gruppo punk americano della loro generazione. E grazie a una miscela incendiaria di musica originale e nevrotica, unita ai testi incisivi e dissacranti del frontman Jello Biafra, un perfetto ibrido tra umorismo tagliente e feroce polemica, l’album di debutto Fresh Fruits for Rotting Vegetables è da sempre ritenuto uno dei classici intramontabili del genere.Pur avendo sempre pubblicato e distribuito i propri dischi in canali indipendenti e lontani dal mainstream, e senza aver praticamente mai avuto il supporto delle radio, i Dead Kennedys sono diventati un nome di primo piano capace di influenzare ancora oggi generazioni di musicisti – nonché il primo gruppo di un certo calibro che non solo non si è mai piegato alle leggi del sistema discografico tradizionale, ma ha fatto della lotta all’industria musicale una delle proprie bandiere, diventando un ingranaggio cardine di quel network alternativo che ha permesso alle band più giovani di andare in tour per diffondere i propri messaggi, e alle nuove generazioni di avvicinarsi all’underground.In questo libro, Alex Ogg sfrutta dozzine di interviste e dichiarazioni esclusive per raccontare le origini di una band che ha sguazzato nelle polemiche e nelle controversie praticamente dagli inizi: illustra l’apporto fondamentale di ogni membro, l’evoluzione a tratti atipica e surreale del loro percorso sonoro e politico, e mostra nel contempo il ruolo di primissimo piano avuto dal gruppo nel trasformare la retorica già quasi stantia del punk in qualcosa capace di essere un’effettiva spina nel fianco del sistema – oltre che estremamente divertente!A completare il tutto, al testo si aggiungono le riproduzioni di svariati scatti d’epoca della celebre fotografa punk americana Ruby Ray, e di un’ampia raccolta di opere dell’artista underground Winston Smith, ora acclamatissimo, che si è inizialmente ritagliato uno spazio di primo piano nel panorama artistico proprio accompagnando con la propria anarchia visuale quella politica e sonora dei Dead Kennedys. Un vastissimo comparto iconografico che si può considerare un vero e proprio “libro nel libro”, tanta è la sua importanza.

“Era chiaro a tutti che i Dead Kennedys non sarebbero stati una meteora. Erano qualcosa di speciale, e Biafra un talento unico”. – Howie Klein (promoter, DJ e discografico.

“Uno dei miei ricordi preferiti è di una festa dopo un concerto dei Dead Kennedys la prima volta che sono passati per Seattle. Per me, il solo fatto di poter essere nella stessa casa in cui c’erano anche loro, era come trovarmi di fronte i Led Zeppelin o i Kiss!”. – Du McKagan (Guns N’Roses)

“La mia istruzione l’ho basata sul punk… su quello che dicevano i Dead Kennedys. Attaccavano l’America, ma da una prospettiva che era al tempo stesso americana”. – Billie Joe Armstrong (Green Day)

Alex Ogg è uno scrittore e giornalista specializzato in musica. Ha scritto per quotidiani come il Times e il Guardian e svariate riviste e siti web. È autore dei libri Independence Days, No More Heroes e The Hip Hop Years, e il suo The Art of Punk – scritto insieme a Russ Bestley – ha vinto il premio “Independent newspaper book of the year 2012”. Interviene regolarmente in programmi radio e televisivi e a eventi letterari. Vive a Londra con la sua compagna e due gli.

Wiston Smith porta avanti sin dagli anni ’70 il suo stile surreale e punk basato sulla tecnica del collage, di cui è maestro indiscusso e che proprio grazie alle copertine, inserti e volantini per i Dead Kennedys lo ha fatto conoscere al mondo, influenzando un’intera generazione di artisti. Molte delle sue opere si possono ammirare nei libri monografi ci Act Like Nothing’s Wrong, Artcrime e All Riot on the Western Front.

Nata a New York, Ruby Ray si è trasferita a San Francisco nella metà degli anni ’70 e si è affacciata sul circuito undeground lavorando da Tower Records, a North Beach. La sua prima macchina fotografica, una Nikon FM caricata a pellicola Tri-X 400, è presto diventata un’arma infallibile e velocissima che lei ha usato per documentare la scena locale per la rivista Search & Destroy, con la medesima urgenza e spavalderia con cui i suoi coetanei brandivano microfoni e chitarre. Le foto di Ruby Ray sono state raccolte nel volume From the Edge of the World: California Punk, 1977–1981.

Luca Fassina
100 GRANDI ROCK BALLAD
SELEZIONATE DA MARCO GARAVELLI

164 pagine – €18Uscita 5 MAGGIO 2017

ANEDDOTI E STORIE CHE SI NASCONDONO DIETRO LE BALLAD PIÙ EMOZIONANTI CHE SIANO MAI STATE SCRITTE

PREFAZIONE DI RUDOLF SCHENKER, CHITARRISTA E FONDATORE DEGLI SCORPIONS

La ballad è per antonomasia croce e delizia di ogni rocker, il momento di calma nel mezzo di un disco ad alto voltaggio, quel brano dal tempo lento – che accompagna generalmente un testo sentimentale – con cui concedersi un attimo di tenerezza dopo essersi agitati in un furioso headbanging. Queste cento ballad sono state scelte da Marco Garavelli tra quelle che da trent’anni trasmette ogni giorno in radio. E se ‘Stairway To Heaven’ dei Led Zeppelin, ‘Wind Of Change’ degli Scorpions o ‘Catch The Rainbow’ cantata da Ronnie James Dio possono sembrare scelte doverose, sono a ancate da vere chicche come ‘Can’t Find My Way Home’ dei Blind Faith, ‘Accidents Can Happen’ dei Sixx AM, ‘It’s Been Awhile’ degli Staind. A fianco di paladini dell’hair metal quali Bon Jovi, Warrant, Whitesnake, Def Leppard, Great White troviamo il southern rock di Lynyrd Skynyrd e ZZ Top, l’oscurità di ‘Only Women Bleed’ di Alice Cooper, il dolore di ‘Still Got The Blues’ di Gary Moore, il pop dei Creed. Non possono mancare brani come ‘Nothing Else Matters’ dei Metallica o ‘One More Fucking Time’ dei Motörhead, band non proprio conosciute per avere un sound leggero, ma ci sono anche cover famose, come quella di ‘The Sound Of Silence’ magistralmente interpretata dai Disturbed, l’immancabile duetto di ‘Close My Eyes Forever’ con Ozzy Osbourne e Lita Ford, i supergruppi come i Niacin di Billy Sheehan con Glenn Hughes che canta ‘Things Ain’t Like They Used To Be’.

Marco Garavelli incomincia la sua avventura radiofonica agli inizi degli anni ‘80, conducendo ‘Linea Rock’, uno dei primi programmi metal su Radio Peter Flowers. Dopo aver fatto il direttore artistico per sedici anni a RockFM, è da otto a Radio Lombardia. DJ in molti locali rock come Rolling Stone, Prego, Factory, ha collaborato con storiche testate come Rockerilla e Classic Rock.

Luca Fassina ha scritto per Hard!, Monsters!, Metal Maniac, RollingStone.it. Oggi collabora con Classic Rock Lifestyle, Youtech e con LoudandProud.it. Per la Tsunami Edizioni ha tradotto Punk Rock Blitzkrieg e scritto On Stage (BackStage) che è diventato un programma di Rocknrollradio.it.

(Tsunami Ed.)