(autoproduzione) Un po’ sono pazzi, forse, e un po’ si comportano da pazzi, ma i Mutant Reavers sono davvero un’esaltazione del gusto horror attraverso uno spirito punk. Tedeschi e un tantino contaminati dal punk dei Dead Kennedys e forse qualcosa dei Misfits, anche se i Mutants sembrano fare più casino e attraverso un’interpretazione a tratti metal. La canzone “Terror in Tentacle Bay” è quell’equilibrio tra punk e mostri, tra situazioni orride e calate tra noi come da un vecchio fumetto di fantascienza. In una ventina di minuti i Mutant Reavers infiammano, spargono brividi e adrenalina con cenni testuali splatter, oppure di una fantascienza dozzinale. Sound possente, ben registrato, salvo per il drumming forse un po’ compresso, ma le bordate di tuono Dr. Mo ci sono e in un certo modo arrivano. Doom Van Dan è alla chitarra e Necrola al basso, i due con i cori si affiancano alla voce di Oli Wonka, un tizio sempre in orbita, sempre arrabbiato, sempre ironico e sempre casinista. A volte proprio come un Jello Biafra, ma senza esagerare, Oli non è un suo clone. Il risultato finale è molto soddisfacente, “Secrets of the Cyborg Crypt” rappresenta una bordata punk che ubbidisce a un’atmosfera carnevalesca, eccentrica, dall’allegro sentore di marciume. Un po’ come se i The Cramps fossero sobri e contempo incavolati. Tuttavia a scanso di equivoci e paragoni, utili a dare una vaga indicazione di questo sound, del quale potete farvene un’idea QUI, i Mutant Reavers sono un’onesta e brillante rappresentazione dell’horror punk, in attività da circa un paio d’anni.

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(Alberto Vitale) Voto: 8/10