(AFM) Ho già incrociato gli argentini Helker recensendo il non indispensabile “Somewhere in the Circle”, e li ritrovo oggi con questo “Firesoul”, forse una spanna sopra il predecessore, ma sempre strutturato come ‘il classico album di heavy/power metal’. Non credo serva andare agli antipodi per trovare una band con le caratteristiche degli Helker, che comunque, sia chiaro, hanno il loro valore. Tiratissima l’opener “Fight”, con la prestazione al vetriolo del singer Diego Valdez; nella cover conclusiva di “Neon Knights”, il nostro si esibisce anche in un paio di ruggiti alla Dio. Con un giro hard rock riletto in chiave sguaiatamente power “Playing with Fire”, mentre “The One” è un mid-tempo ancora più leggero e dall’approccio radiofonico. “Empty Room” è una power ballad pura, ma che trasmette poche vere emozioni; ruggente “Break your Chains”, mentre la titletrack arriva alla fine, con un taglio pesante e molto tedesco. Anche in questo caso, i nostri distribuiscono anche una versione cantata in spagnolo, in modo da intercettare anche il pubblico di casa.

(René Urkus) Voto: 7/10