(Underground Symphony) Ottimo symphonic power metal (con pure qualche tocco teatrale) per i casertani Sipario: il loro secondo album attira l’attenzione della Underground Symphony e si struttura come un concept di 11 tracce più intro e outro. “Ante Lucem” è maestosa nel suo incedere sinfonico, anche se i suoni (parere personale) potevano essere più potenti. Più svelta, e con qualche occasionale growling ben inserito, “Carnage”; non sarà l’unica occasione in cui Maeg Raheena sarà affiancata dal mastermind del progetto, Daniele Tari. “Celestial Karma” ha una bella melodia e mette su finalmente le chitarre; bei momenti medievaleggianti in “Desolation: Guardians of Eden”. Breve ma intensa la ballad “Dandelions Night”; “Dawn of Silence” è una dolce escursione pianistica prima dell’infuocato finale “Eclipse”, che gioca molto con atmosfere alla Epica rilette su un tappeto di tastiere quasi sci-fi. I Sipario hanno da offrire un ‘quid’ in più rispetto a tante altre band di genere, che potrebbe essere ancora più valorizzato da una produzione di alto livello.

(René Urkus) Voto: 7,5/10