(Hells Headbangers) Ritorna dopo ben ventidue anni dal precedente “Inheritance” Peter Hobbs, musicista australiano che aveva sorpreso l’audience nel 1988 con un debutto spettacolare, che mescolava thrash tedesco ed americano in cui aggressività, potenza e melodia si compenetravano in maniera eccellente. Il successivo “Inheritance” esce nel 1995, periodo poco propizio per il thrash, comunque presente, ma rivisitato in un’ottica moderna e sicuramente personale. Dopo poco tempo, la band decide di sciogliersi, tornando solo nel 2002 con un’intensa attività live, perlopiù in festivals estivi. Finalmente, nel 2016 vede la luce il nuovo lavoro “Heaven Bled” che recupera le sonorità thrash degli esordi, fondendole con il death e con rallentamenti doom. La formula funziona alla perfezione, con brani mai ripetitivi, variegati e dinamici. “Hypocrites”, ad esempio è giocata sulla continua alternanza tra riffs lenti e sinistri ed accelerazioni brutali e martellanti. “Suicide” è una fucilata thrash che non fa prigionieri, con brevissimi rallentamenti, estremamente catchyche rendono ancora più letali le accelerazioni. L’attesa è stata oltremodo lunga, ma “Heaven Bled” saprà soddisfare appieno i fans della band australiana

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10