Comunicato stampa

Fine anni ’90. Marconia, Basilicata, sud Italia, Italia.
In questi giorni è stato effettuato il restauro digitale di Raw Art, una fanzine nata tra amici 20 anni fa e, in seguito, diventata uno dei punti di riferimento di musica e cultura underground in Italia (e all’estero tra gli addetti ai lavori). Siamo nella seconda metà del ’90 e a realizzare il magazine underground sono alcuni giovanissimi ragazzetti: Daniele Badursi (che porta l’idea avanti fino al 2005), coadiuvato da Vito Di Paola, Davide Morina, Francesco Malvasi, Domenico D’Alessandro, più altri collaboratori.
20 anni fa non era affatto scontato riuscire a realizzare un progetto di questo genere nel profondo sud Italia. Il computer lo trovavi quasi solo alla NASA.
Eppure, eccoci qui a restaurare un po’ di storia che si toccava con mano… poi l’odore della carta, della colla e delle vecchie stampanti. Vecchi ricordi prima di essere assorbiti dalla tecnologia, dallo smartphone, da internet, da Facebook, WhatsApp, etc.
Se vi va di rileggere un po’ di storia musicale di 20 anni fa, ecco alcuni numeri di Raw Art Fanzine da leggere, QUI.


PERCHÉ RIPROPORLA ADESSO

Daniele Badursi: «Il restauro digitale di Raw Art Fanzine è un lavoro che volevo realizzare già da tempo per omaggiare l’anniversario di oltre 20 anni dalla nascita del progetto musicale e culturale partorito nel 1995 da noi ragazzi ancora minorenni e con i brufoli. Si dice che il primo amore non muore mai e la musica è stata sempre la mia passione primordiale. Credevo non interessasse a nessuno la diffusione online dei vecchi numeri di Raw Art fanzine, ma non è stato affatto così! C’è ancora tanta gente che ascolta musica Metal, rock, punk, indie. All’epoca venivamo considerati come alieni. Invece, eravamo stati lungimiranti in qualche modo. Gli artisti e le canzonette così alla moda nell’ambito della musica commerciale sparivano dopo qualche anno, mentre questi generi musicali continuano ad avere fans incallitissimi. Ed eccoci qui, invece, a leggere numerosi complimenti dopo la diffusione dei primi numeri online, con tag su Facebook, messaggi privati e ricordi emozionanti (con profonda nostalgia) di tanti gruppi musicali e artisti che in qualche modo gravitavano sui numeri della fanzine. Progetti futuri? Beh, chi può dirlo! Mai dire mai! Certo, ormai l’industria discografica è cambiata radicalmente rispetto agli anni ’90 e ai primi periodo del 2000. Non so se avrebbe senso un progetto cartaceo del genere di questi tempi, forse è meglio lasciarlo come un bellissimo ricordo di pura passione e divertimento. Magari, però, può nascere un progetto musicale/culturale/artistico diverse. Il tempo lo dirà».

Va ricordato che nell’anno 1999 Raw Art, oltre alla collaborazione come partner Media del Mei di Faenza, si presenta con uno stand nel padiglione principale della fiera organizzata nella città in provincia di Ravenna. Alcune informazioni le troverete QUI.

(D.Badursi)