(Pulverised Records) Degli Endezzma si potrebbe parlare della loro attitudine blackened metal, anche se quell’alone di nero, di inquietudine e ovviamente di preponderante malvagità sembra collocare la band di fatto nella nuova era del black metal norvegese. A scanso di discorsi sempre molto incerti in fatto di etichette e generi, si dovrebbe riflettere su come la band abbia inciso nel giro di dieci anni esclusivamente quattro pubblicazioni. Due EP e due album, il secondo è quello in questione e segue di cinque anni “Erotik Nekrosis”. Mattis Malphas, chitarrista per Carpathian Forest e bassista per Svarttjern (e altri), insieme a Nihil creano un muro sonoro con le chitarre che lascia debordare dal marasma black metal inflessioni non distanti dall’hardcore e ovviamente quell’atteggiamento di cui sopra incline a un black and roll che rende vivaci alcuni scatti nelle composizioni. Le trame sono spesso inquietanti, cariche di odio e traspirano un senso di occulto, di magia e candele che bruciano al buio. I ritmi sono selvaggi ma ottimamente cadenzati da Skriu. La voce è ovviamente di Morten Shax, sacerdote di queste parole oppressive attraverso un semi-scream roco e alquanto comprensibile. Alla band si è unito Sorath Northgrove ex cantante dei Beastcrafton nella canzone “Sick Kulta Lucifer”. Qualunque sia l’arcano abisso di residenza della band norvegese, ci si augura che esso si spalanchi un po’ più spesso per avere loro ulteriori maledette sonorità in futuro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10