(Sliptrick Rec.) Industrial ammalato di elettronica, incancrenito da circuiti crepitanti, incattivito da suoni rocciosi e ingrigiti quello dei The Silverblack di Alessio Neroargento (Neroargento, The Stranded, produttore, compositore e altro) e Claudio Ravinale (Disarmonia Mundi). Un sound fondato dunque sull’elettronica e con incerta potenza del suono in cui le chitarre sono a volte fragorose e altre deboli, mentre i ritmi sono sempre potenti e vivaci. Un sound che muta nella sua sostanza delle cose perché a volte dà la percezione di essere un drum ‘n’ bass nervoso, sintetico, mentre in altre è un electro-hardcore fuso e schizzato. Trentotto, minuti di diavolerie, di sortite improvvise oppure di beat lanciati come una locomotiva. The Silverblack non produce sequenze ossessive perché i pezzi mutano, aprono ad assoli, oppure a cambi melodici e di ritmo, per un’esperienza d’ascolto pompata di anfetamina. Un sound mai oscuro, nonostante scorci opachi e nei quali grava il grigiore del futuro e la freddezza dell’elettronica, colei che è la suprema entità dell’album perennemente disposta a mutare.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10