(Andromeda Relix) Dopo una lunghissima serie di album autoprodotti (la lista è su Facebook), l’artista irpino Antonio Giorgio pubblica il suo ‘vero’ debut: l’ambizioso progetto, che si offre in una iconografia dai chiari connotati epic/fantasy, vuole addirittura creare un nuovo stile musicale, che l’autore chiama, appunto, ‘golden metal’. Nonostante le buone se non ottime intenzioni, però, il disco soffre di alcuni difetti. Anzitutto, la produzione è un po’ impastata, il che penalizza la resa complessiva dei brani; inoltre la musica non ha caratteri davvero innovativi, ma si attesta su un heavy/power metal abbastanza canonico, sul quale si innestano alcuni influssi progressive e altri vagamente epic metal… senza comunque che il tutto appaia originale. Se ci aggiungiamo che alcune canzoni sono davvero molto lunghe e prolisse, nel tirare le somme vediamo che gli spunti positivi sono bilanciati da altrettante mancanze… Subito la titletrack: ben otto minuti classici nella struttura, con un ritornello di stampo power semplice da memorizzare. Andamento prog per la fluviale “The Vision”, mentre abbiamo poi l’epica pomposa di “The Voice of the Prophet”. Segue poi la suite in tre parti “Beyond Heaven and Hell”: segnalo in particolare la (piacevolmente) aggressiva “Luminous Demons”. “The Reaper” è un tributo, neanche troppo nascosto, alle atmosfere lugubri dei Black Sabbath; non so se mi sbaglio, ma i versi finali in italiano mi sembrano ripresi da (o forse ispirati a) componimenti di Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog. “Forever we are one” è l’unico brano in cui senta realmente qualche influenza Virgin Steele che altri colleghi recensori hanno, a mio giudizio, esagerato. La suite “Et in Arcadia…” ha dei lodevoli spunti sinfonici, ma finisce per non discostarsi molto da quanto prodotto da decine e decine di band dedite al power fantasy metal… tirando le somme, forse un buon compromesso è il voto che vedete lì sotto: il “Golden Metal” ha degli elementi di valore, ma che vanno ancora sgrezzati e perfezionati.

(René Urkus) Voto: 6,5/10