(Lost Apparition Records) Secondo album per Suppressive Fire, thrash metal band statunitense attiva dal 2012. Nonostante la provenienza, che potrebbe far pensare a sonorità tipicamente statunitensi, la formazione del North Carolina è maggiormente orientata verso il thrash metal di stampo teutonico, con frequenti richiami a Sodom, primi Kreator, estremizzandole con inserti death e black. La devozione verso queste sonorità è percepibile dalla furia esecutiva dei nostri, in grado di sfoderare brani veloci ed aggressivi, ma purtroppo abbastanza carenti dal punto di vista della personalità. Certo, l’opener “Violent Enlightenment” è una bella mazzata, con ottimi riffs e buoni assoli, ma sembra uno scarto di “Persecution Mania” dei Sodom. Ben più ambiziosa si rivela “Dreaded Bastards”, canzone della durata di nove minuti aperta da un arpeggio oscuro che lascia presto il posto a ritmiche incalzanti, rovinate parzialmente da un drumming si aggressivo, ma anche piuttosto statico, difetto che noto in un po’ tutto il disco. La conclusiva “Nuclear Dismemberment” mi ha invece entusiasmato, grazie ad un riffing piuttosto variegato ed efficace, in grado di coinvolgere l’ascoltatore con ritmiche trascinanti. Un album che trasuda passione per il genere, suonato con foga ed aggressività, ma con alcuni limiti a livello di personalità e con soluzioni ritmiche migliorabili.

(Matteo Piotto) Voto: 6/10