(Svart Records) Sonorità doom, sonorità psichedeliche, sonorità un po’ inglesi, decisamente americane… cosa dopotutto corretta visto che la band viene da Chicago. Non sono ragazzini, sono in giro da una vita (come il recente moniker suggerisce)… e quelle influenze un po’ Hawkwind, prettamente heavy, marcatamente Black Sabbath, ci sono tutte, con un enfasi sugli ultimi citati. E non manca una goccia di vecchi Iron Maiden, di Led Zeppelin, di Deep Purple… completando un caleidoscopio di influenze e gusti che ha dato vita alla band oltre quaranta anni fa. In origine si chiamavano Medusa e i membri fondatori (Gary Brown e Donna Fields Brown, all’epoca chitarristi, ora chitarra e tastiere rispettivamente) in qualche modo non hanno mai smesso di suonare, dando vita a questa reincarnazione di un progetto che deriva dal pre-metal, mantenendo attivo il feeling classico ed iniettando varie influenze più moderne, passando per dettagli prog (ci sono somiglianze con il prog italiano, specie per l’uso delle keys). Il legame con il passato è dato anche dal songwriter originale, Peter Basaraba, il quale ha collaborato con questa nuova release (brano di chiusura). Travolgente e melodica “Armegeddon”, il doom si intreccia con il prog, supportato da un valido psichedelico. Più classica e rock d’annata l’ottima “Rage On”. Immensa e contorta “Fall Of The House Of Usher”, undici minuti di poesia musicale ricca di ipnotismo (si sente anche l’ottima voce della tastierista). Suggestiva “Turn To Stone”, tagliente ma sognante “Into The Night”, un brano che in altri tempi avrebbe sicuramente scalato le classifiche. La conclusiva “Nine Circles of Hell” congeda con armonia, tecnica… potenza, un pesante tocco di occulto che aleggia durante questi altri undici minuti di palese capacità esecutiva e compositiva. I Medusa1975 sono storia. Hanno continuato ad esistere nell’underground e non rinunciano, non mollano, non cambiano. Un salto indietro nel tempo? No, questa definizione sarebbe adatta ad una band moderna che si cimenta con un sound d’altre epoche; ma nel caso dei Medusa1975, la loro musica, il loro stile è la loro storia …per il semplice fatto che loro sono parte della storia stessa. Una storia che, giustamente, rifiuta di volgere all’epilogo.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10