(Massacre Records) Nel vasto panorama thrash metal tedesco degli anni ottanta, oltre al sacro triumviro formato da Sodom, Kreator e Destruction, altre bands hanno sfornato album di assoluto valore e rimane un mistero il fatto che non abbiano ottenuto il vasto successo goduto dagli illustri colleghi citati. Ne sono un esempio i Tankard che pur vantando un nutrito seguito, sono stati per lungo tempo relegati in seconda fascia, per via della loro attitudine “fun” e birraiola. Lo stesso vale per realtà più underground, come Living Death o Capricorn e Vendetta, quest’ultima autrice di un debutto che oserei definire spettacolare. Speed thrash metal di eccellente fattura, estremamente aggressivo, con un occhio alla melodia, unita ad un buon tasso tecnico che fanno dei Vendetta una sorta di Annihilator in versione tedesca, giusto per trovare un paragone considerando che “Go And Live… Stay And Die” è uscito nel 1987, tre anni prima di “Alice In Hell”, debutto della band capitanata da Jeff Waters. La title track è una chicca, da manuale del perfetto thrasher, caratterizzata da stop & go, up tempo, parti mosh e accelerazioni repentine. Lo stesso dicasi per “Traitor’s Fate”, dove i nostri incastonano pregevolissimi assoli dentro una ritmica assassina. “Drugs And Corruption” è brevissima ma letale, con quella ritmica grezza e spietata figlia di Slayer e Venom. Un album che, nonostante le sonorità palesemente ottantiane, regge benissimo il passare del tempo e dopo trent’anni ha ancora molto da dire, per una band che ancora oggi e il recente “The 5th”, dimostra ancora di saper suonare thrash metal di ottima fattura.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10