(Avantgarde Music) Intenso debutto per gli inglesi Mountain Crave, all’attivo finora solo un EP. Il loro black è a tratti epico, sicuramente feroce… ma pieno di concetti dissonanti, tuttavia lontani dalle cerchie dell’avantgarde o del post, concetti che rimangono dannatamente black con una forte influenza epica, atmosferica, noise e anche trionfale. Le sei tracce sono altalenanti in maniera accattivante: dalla violenza black, ad ambientazioni oscure fino all’atmosfera quasi spaziale, la quale richiama alla mente scenari psichedelici tipicamente appartenenti ad un rock più tradizionale e non ad un black di tipo moderno. Per certi versi ci sento una ispirazione che trova le radici nel black francese, solo che i Mountans Crave tolgono il calore tipico di bands come Regarde Les Hommes Tomber o Pénitence Onirique e ci iniettano una freddezza glaciale alternata da un’atmosfera quasi mistica. Infernale e superbamente suggestiva “Ynisvitrin”. Intricata e con dettagli quasi post folk l’ottima “Istigkeit (We Saw Them Of Old)”. Intrigante “Clear Light Of The Void”, una canzone che inizia delicatamente, per poi esplodere in una violenta inaudita, dove i blast beat sono travolgenti… prima di un’atmosfera quasi mistica verso la fine, nella quale emergono cori femminili ed una stupenda chitarra clean. Sognante “Arise O Magnificent Sun”, sia nei momenti lenti che nelle sfuriate demoniache. La title track è estremamente riflessiva ed introspettiva, prima della conclusiva “Theophany” che diffonde ferocia annegata in un’atmosfera ipnotica. Musica difficile e concettualmente inospitale che grazie alla componente atmosferica diventa diretta, attraente, magnetica, ipnotica e maledettamente irresistibile.

(Luca Zakk) Voto: 8/10