(Tough Love Records) Sono danesi e nella prima incarnazione erano una band rumorosa e pesante. Con il tempo si sono perfezionati, dando vita ad un sound creativo, energetico, tecnico, melodico ma assolutamente folle. In un certo senso mi ricordano certe varianti dei finlandesi Circle, tanto da sembrare un po’ trance, un po’ rock, un po’ punk, quest’ultima caratteristica forse ispirata dalla voce sconvolta del vocalist, oltre che da un palese gusto rock. Questo loro EP di debutto è particolare, in quanto tra le quattro tracce, ce ne sono due da dieci minuti, rendendo l’intera release molto appetibile e sicuramente lontana dal mordi e fuggi, dall’assaggio rapido di un EP o di un singolo. Usano l’elettronica, usano l’intelligenza, usano una chitarra un po’ funky un po’ rock/punk… e riescono a dar vita a mezzora molto dinamica, spaziante dall’elettronico all’atmosferico, dal rock al punk, dal pop al trance, senza interruzioni, senza salti bruschi… sempre in un contesto analogico del cambiamento del sound. L’opener “Så Blå” ha un crescendo immenso che integra loop elettronici molto appetibili con ritmiche rock piacevolmente ossessive. “Træder ind, bukker, bukker” apre inquietante per poi ampliarsi e diventare meravigliosamente spaziale. Isterica e fantastica “Fælled”, un brano che molto spesso schizza e sclera in maniera stupenda… prima della title track in chiusura annienta con un loop elettronico punkeggiante, che forse è lo stile di base di questa ottima band. È solo un EP ma offre tanto, tantissimo. Da ascoltare in relax. Guidando. Fumando. Scopando. Festeggiando senza rispetto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10