(Volcano Rec.) Band che arrangia bene i propri pezzi e che si preoccupa di scrivere canzoni che abbiano un senso, un inizio, uno sviluppo. Un merito non da poco visti i tempi, nei quali la canzone è diventata qualcosa di indefinito. Al contempo i BLT cascano maluccio quando tirano fuori delle linee melodiche che rievocano stili altrui. Si ascolta l’intro “Metastasis” e la seguente “Every Road I’ve Kept Alone” e si pensa ai Kyuss nel riff portante. “Vision” ha una linea vocale nel ritornello, e non solo, che riecheggia i Muse. Sul discoro vocale vicino a Matthew Bellamy, “Vision” non è l’unico caso. Ad ogni modo la band ha molte idee, a volte troppe, ed è capace di toccare anche una manciata di stili come lo stoner, rock, hard rock e qualche propensione prog, ma nella maniera di condensare più elementi e sfumature in “Wasting Words”. Questa canzone è quella dal minutaggio superiore nell’album. “Severing Ties” si distingue per un duetto vocale tra Phil e una cantante. “On the Cruel” ha un umore alla Radiohead, ma con una band che mostra di avere suoni molto più solidi e concreti rispetto a quelli degli inglesi. Con un cantante così versatile e una band che mostra coesione, non può mancare una ballad nell’album, dunque ecco “Picture of You”, piacevole sorpresa per via di un’elettronica delicata e d’atmosfera. Quasi cinquantatré minuti “Wasted Words”, non pochi ma tali da comunicare un sound ricco.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10