(Selfmadegod Records) Primo album, battezzato con tutta la rabbia possibile. Forse i sei anni passati dal precedente lavoro, un sette pollici, deve avere incattivito il senso e la misura della band spagnola. Teething è un grindcore/crust suonato con roboante attitudine, grazie a distorsioni fragorose, un basso che pompa a getto continuo, una batteria sincera, poco sfigurata dalle diavolerie in studio e con un cantato che spazia dal clean al growl, ma soprattutto marcando strofe con roca e rabbiosa voglia. “We Will Regret This Someday” ha tutto sommato un aspetto pulito: la sua lavorazione ha visto coinvolti i Sadman Studios di Madrid e masterizzazione di Brad Boatright all’AudioSiege (Nails, Wake e altri). Il tutto ha subito un marchio leggermente svedese nell’impronta dei suoni. È vitale il fatto che ogni singola frequenza e contributo dei musicisti, riesce a investire pienamente l’ascoltatore. I poco più di due minuti della canzone “Just Kids”, si rivolgono a un hardcore che tutto sommato compare spesso nell’insieme generale delle canzoni. Di fatto, nonostante l’etichetta o chi promuova la band citi il grindcore, i Teething solo in determinati momenti sfiorano quel genere. Mentre rabbia, aggressività, nichilismo, sono le linee guida degli iberici. Il resto ha poca importanza. Ascoltateli.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10