(Les Acteurs de L’Ombre Productions) I francesi Heir sono passati per queste pagine in occasione dello split con gli In Cauda Venenum e gli Spectrale (recensione qui). Nonostante lo split fosse concettualmente dominato dagli In Cauda Venenum (anche se questi avevano un solo brano, contro i tre di ciascuno degli altri due act), gli Heir si fecero notare anche perché, nella loro deviazione, mantenevano il livello puramente black di una release ad altissimo livello, con sonorità sludge e d un singing devastante (che un po’ ricorda i Mgła). Dopo un EP l’anno scorso, eccoli finalmente al debutto con il full length che li avvia nel loro sentiero di devastazione e malattia estrema. Cinque tracce. Dirette. Violente, ma anche atmosferiche e molto personali. “Au Siècle des Siècles” è feroce, un black estremo ma anche influenzato dal post, specie nel coinvolgente intermezzo con una suggestiva evoluzione atmosferica. Ricca di imprevisti “L’Heure d’Helios”: lenta all’inizio, prima di esplodere con riffing death metal selvaggi, per poi tornare in questa atmosfera post e decadente che sembra essere il marchio di fabbrica sia degli Heir che delle nuove band black francesi. Ma il brano non si limita a palleggiare tra due stili ben definiti, in quanto divaga verso il noise, spinge su un atmosferico a tratti rituale senza tralasciare una parentesi sorprendentemente grind… il tutto amalgamato in maniera molto provocante. Cinematografica ed isterica “Meltem”, violenta e seducente “L’Âme des Foules”, mentre la conclusiva “Cendres” eccelle in livelli di violenza ma anche di dolce ed inquietante oscurità. “Au Peuple de l’Abîme”, ovvero “al popolo dell’abisso” è un debutto ricco di dettagli, curato, esaltante; l’album riesce a soddisfare bisogni di sangue e brutalità, ma anche una intima attrazione verso l’oscuro, il malizioso, il decadente, il seducentemente depresso. La cosa stupenda, in aggiunta, è che gli Heir danno speranza al futuro della musica estrema, visto e considerato che sono cinque ragazzi giovanissimi (non dimentichiamo che la band si è formata appena l’anno scorso!). Se questo è il debutto di gente acerba, non oso immaginare cosa potrà mai seguire: i livelli di violenza e depressione saranno dolorosamente illimitati.

(Luca Zakk) Voto: 8/10