(Massacre Records) La singer tedesca Ela, che vanta un curriculum di tutto rispetto ma in ambito rock, da qualche anno si è votata al power metal: “Second Reality” è il primo full-length di questa sua nuova band e, detto onestamente, non mostra punti di particolare interesse. “Second Reality” è, infatti, proprio il ‘classico disco heavy/power’ fatto per scatenare le critiche dei nemici di questo genere. “Alchemy” parte un po’ sguaiata, mentre “House of Lords” è sospesa, in modo non troppo riuscito, fra melodie hard rock e suoni troppo scopertamente power. “Revenge” non funziona troppo, si tratta di una canzone un po’ anonima con una parte parlata che suona stucchevole; il primo brano ben riuscito, che mi ha ricordato il sound boombastico dei Battle Beast, è “Deadly Sins”, addirittura la settima traccia in scaletta. “Witch of Salem” lascia la sgradevole impressione di essere cantata fuori scala; meglio “Psycho Path”, con un approccio da modern hard rock grintoso. Il disco si conclude ‘celebrando’, diciamo così, la geste di “Varus”, il generale romano Quintilio Varo sconfitto a Teutonburgo dai germani: power di maniera, sufficientemente convincente, ma che non muta la situazione del disco (e ancora una volta, quando Ela recita anziché cantare risulta pesante e artefatta). Se la nostra amica vuole proseguire su questa strada, occorre certamente affinare e personalizzare il sound.

(René Urkus) Voto: 5,5/10