(I, Voidhanger Records) Oscura one man band americana, ufficialmente attiva dal 2009 ma con una sola unica release all’attivo: questa. Sette anni di lavoro per dare vita a queste imponenti quattro tracce che messe assieme superano l’ora di musica complessiva, musica mai scontata, sempre complessa, atmosferica ed incisiva. Ma queste sono cose normali per Markov Soroka, il quale ama collezionare progetti dove lui è l’unico dio (Aureole, Slow, Eternium, ecc)… e Tchornobog è l’ultima creatura, almeno discograficamente parlando. Atmosfere cupe. Funeree. Ma anche violente, deviate… opprimenti… fino a quelle suggestive, progressive, tecniche ed evocative. È infatti difficile classificare questo complesso lavoro: di base siamo un black/death con pesanti connotati funeral, linee vocali estreme, prive di luce, lontane da qualsivoglia suono brillante per dare spazio ad un growl d’oltretomba minaccioso. Riff selvaggi si alternano a rallentamenti palesemente doom… ma ci sono momenti dove tutto cambia, tutto appare luminoso e il lato progressivo si fa strada esibendo suoni sublimi e strumenti coinvolgenti. Tracce di symphonic black annegate in un blackned death sulla opener “I: The Vomiting Tchornobog (Slithering Gods of Cognitive Dissonance)”. Strana e a tratti psichedelica “II: Hallucinatory Black Breath of Possession (Mountain-Eye Amalgamation)”. Fantastica e variegata “III: Non-existence’s Warmth (Infinite Natality Psychosis)”, un brano che offre un’atmosfera contorta, arpeggi stupendi ed un sassofono favoloso. Improvvise divagazioni prog e in qualche modo psycho jazz sulla conclusiva “IIII: Here, At The Disposition of Time (Inverting A Solar Giant)”. Un disco palesemente difficile. Ci sono momenti attraenti, altri inospitali, altri ancora sognanti ed infine alcuni destabilizzanti. Non è materiale facile. Non si tratta di musica per le masse. Probabilmente manca qualche piccolo dettaglio nei paraggi dell’omogeneità complessiva, ma Mr. Soroka ne ha fatta un’altra delle sue… e si tratta di qualcosa che non è consigliabile ignorare.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10