Allora, un giorno ricevo questo promo dalla Napalm Records. Voglio dire, la Napalm ci manda roba tosta, tipo Satyricon, Candlemass, W.A.S.P. e HammerFall. La Crème de la crème del metallo moderno, classico o estremo. Per qualche ragione decido di ascoltare “Energia!”… non lo valutai con un voto alto, ma lo trovai molto stravagante, sicuramente non normale. Ma non fece presa nelle mie emozioni. Dopo un paoi di anni l’etichetta ci manda “Peace, Love & Russian Roll”. Mi presi in carico questo disco in quanto avevo già gestito il precedente, quasi un’attività “d’ufficio”… ma dopo il primo ascolto, non solo capii finalmente cosa significhino “turbo-polka” e “hip-ska”, ma me ne innamorai! La cosa mi stregò per mesi… il disco è ancora tra i miei ascolti personali. Successivamente recensii “Kosmopoliturbo”… ma continuo a chiedermi cosa diavolo ci faccia una band come i Russkaja nel roster della Napalm Records! Con la collaborazione del collega Alberto, ne ho parlato con Engel, il chitarrista… (English Version Here)

MH (Luca): Ciao! Stavo dicendo… “dov’è il metal nella vostra musica?”… ma anche “hey, è così metal, solo incasinato con un’altra dozzina di generi”. Non è una vera domanda, lo so… ma fai te… dammi una non risposta…

ENGEL: Si, ciò è esattamente ciò che facciamo, mescolare un po’ di tutto è ciò che ci diverte di più!

MH (Luca): Come vi siete incontrati per poi formare la band? Voglio dire, non è che metti un annuncio nel negozio di chitarre che dice “Tizio vuole mettere su una band metal, cerco batteria, basso ecc…. chiamare 555-666-666”. No, perché per voi un simile annuncio riempirebbe due pagine in quanto al posto di ‘metal’ dovreste citare varie dozzine di generi musicali e non meno di dieci differenti strumenti musicali!

ENGEL: Georgij (voce, ndr) ha avuto l’idea di mettere insieme una band che mescoli il suo background russo (è nato a Mosca, ma è venuto a Vienna all’età di 10 anni) con tutta quella roba fica che gira. Metal, Ska, Rock, Funk, ecc… Grazie Georgij, è venuta fuori una cosa fottutamente grandiosa!

MH (Alberto): Parlando del (recente) passato: nell’autunno del 2016 avete fatto un tour per “Peace, Love & Russian Roll” in versione “club”… ovvero avete devastato i club più piccoli, alcuni di questi anche famosi o storici. Io vi ho visti a Strasburgo (qui). Com’è andata? È stato divertente? Qualcosa che si può ripetere?

ENGEL: Fantastico! La Laiterie a Strasburgo è molto bella! Ora siamo in tour con il nuovo album, e tutto va bene. Abbiamo già devastato posti come l’Olanda e casa nostra, a Vienna. Saremo in giro fino a Natale, date un’occhiata alle date. Venite a vedere un nostro spettacolo… bevendo Vodka e Birra con noi!

MH (Alberto): Sul palco siete una divertente devastazione. Mario, parlando con me dopo il concerto, ha detto che la coreografia è “tutti assieme”… puoi approfondire l’argomento?

ENGEL: Non sono sicuro cosa volesse dire quando vi siete parlati ma penso significhi che noi vogliamo fare il migliore spettacolo possibile per i nostri fans, ogni notte. Ciascuno di noi va sul palco con quell’obiettivo, ogni volta!

MH (Luca): Questa domanda di Alberto mi ha fatto ricordare come l’ho mandato a vedere i Russkaja. Il giorno prima lui chiedette al nostro team un suggerimento. C’erano due concerti nella sua zona. Uno era di una famosa band gothic metal, l’altro era dei Russkaja. Il team ha suggerito la roba gotica, mentre io gli ho gridato di ignorare la roba gotica e di andare a vedere i Russkaja senza alcun dubbio. Mi ringrazia tutt’ora. Siete in una label metal, ma non fate metal… essendo poi una cosa strana che abbraccia molti stili senza appartenere a nessuno… come fanno i Russkaja ad espandere la fanbase? Io non posso andare in giro a dire a tutti di ignorare un altra band e venire a vedere voi… (anche se mi piacerebbe farlo!)…

ENGEL: (ride, ndr) Questa era divertente! Credo che parlare in giro della nostra musica è ancora il modo migliore per espanderci! Speriamo di raggiungere più gente possibile!

MH (Alberto): Espandere il numero di fans significa anche andare in tour. Confermate l’idea di andare a suonare negli USA? Senza considerare il genere musicale, sicuramente gli USA sono un paese dove vale la pena fare un tour!

ENGEL: La nostra agenzia di booking ci sta lavorando e speriamo possa avverarsi! Inoltre io spero di poter andare a suonare in Giappone un giorno, una cultura così grande e così differente dalla nostra!

MH (Luca): Da qualche parte nelle 3 recensioni che ho scritto su di voi, ho citato Manu Chau. Ho scritto qualcosa che vi definisce dei “power-Manu Chao in versione schizoide”. Avete tratto ispirazione da Manu Chau? Altri aristi che vi hanno ispirato?

ENGEL: Per una band come i Russkaja ci sono tantissime ispirazioni, ma Manu Chao è decisamente una di quelli! I adoro molto anche i Gogol Bordello! E poi amo anche tutti i classici, da Jimi Hendrix agli Iron Maiden, da Miles Davis a Duke Ellington, da Ivan Rebroff a Chico Science. Ascoltiamo tanto anche Eros Ramazzotti dentro il Tour Bus!

MH (Alberto): Avete fatto delle cover e sono superlative. Che percorso seguite per la scelta di quelle canzoni?

ENGEL: Abbiamo provato a scegliere alcune canzoni che erano alla radio in quel periodo e abbiamo deciso di farle suonare con “lo stile dei Russkaja”. È stato divertente e pensiamo di farlo ancora! Magari un giorno facciamo un disco di cover!

MH (Alberto): Tornando al roster dell’etichetta… perché non parliamo dei colleghi di palco? Con chi vi piacerebbe andare in tour? E perché non fare delle jam session e condividere letteralmente il palco?

ENGEL: Mi piacerebbe andare in tour con i Gogol Bordello o i Korpiklaani. Ne abbiamo già parlato con il booking dei Korpiklaani ma sfortunatamente i tempi non erano compatibili! Speriamo di poterlo fare in futuro. Anche con Manu Chau sarebbe una figata!

MH (Alberto): Le copertine dei vostri album hanno uno stile unico. Come vengono create?

ENGEL: Seguiamo semplicemente la musica del disco. Questa volta abbiamo avuto un designer eccellente che si chiama SBÄM. Questo tizio è un genio, date un’occhiata! Nessun artista ha prodotto qualcosa che mi renda più felice. Ed è pure uno simpatico!

MH (Luca): Prendo spunto dalla domanda di Alberto. Le copertine… nessuno ignora quell’atteggiamento pacifista un po’ di sinistra che poi riaffiora anche nei testi… a volte in modo divertente, a volte in modo serio. Non voglio parlare di politica, non mi interessa, ma quali sono i pensieri, le idee e i credo che alimentano una turbo power band come i Russkaja, sia musicalmente che a livello di testi?

ENGEL: La musica dei Russkaja non è politica, ci sono così tante diverse influenze musicali che non penso ci si possa vedere la politica. E poi a noi non importa mettere quel tipo di roba nella musica o nei testi.

MH (Luca): Abbiamo parlato di tour nel mondo, origini delle idee, range degli stili… voi siete una band dall’Austria, cantate in tante lingue, venite da tanti posti. Da dove siete esattamente?

ENGEL: Proprio come dice il titolo dell’ultimo album, ci consideriamo ‘cosmopoliti’ (COSMOPOLITANS…ndr). E non parlo del cocktail naturalmente (ride, ndr). Viaggiamo molto e la nostra musica è apprezzata da gente diversa. Abbiamo un russo e un ucraino nella band, ma ci siamo incontrati tutti a Vienna. Ma alcuni di noi non vivono quella città in questo momento (ride, ndr).

MH (Luca): Tornando alle lingue. Amo il vostro inglese, a volte con un forzato accento “straniero” (è divertentissimo!). Ma cantate anche in russo, spagnolo, italiano ed altro. Non posso giudicare il vostro russo con sapore di vodka, ma conosco lo spagnolo… quindi congratulazioni… ed essendo italiano, adoro come Georgij canta in italiano (la canzone “Mare Mare”). Quante lingue conoscete e quante sono invece frutto di un language coach?

ENGEL: Georgij parla russo, tedesco, inglese e spagnolo. Poi è uno con un certo talento per le lingue. È sempre lui che ci dice le parole giuste per la città nella quale suoniamo.

MH (Luca): “Mare Mare” è divertente. Quasi prende in giro l’Italia e la cultura Italiana (la cosa mi ha divertito molto!). Ma percepisco avete fatto lo stesso con altre culture in altri testi in altre lingue. Dove sta il limite tra l’essere seri e divertirvi con una dose di ironia?

ENGEL: Ad essere sinceri non volevamo prendere in giro alcuna cultura o lingua! Ci siamo solo imbattuti nella musica di Adriano Celentano e Paolo Conte durante la stesura dei brani e abbiamo pensato sarebbe stato fico provare anche quello con i Russkaja!

MH (Alberto): Andiamo alla conclusione: il sogno, l’obiettivo e il punti più alto che i Russkaja vogliono raggiungere?

ENGEL: Cerco di quotare il beneamato Dalai Lama: “Non aspettarti nulla e avrai tutto!”. E noi vogliamo tutto, naturalmente (ride, ndr)

MH (Luca): Alberto vi ha visti in Francia, io ho saltato il concerto in Italia. Quando tornate? Dopo tutto avete una canzone 100% in italiano!

ENGEL: Ci piacerebbe tornare in Italia, ma per ora non c’è nulla di organizzato… ma spero davvero ci saranno degli spettacoli a breve.

MH (Luca): Ok! Fantastico. Intanto grazie per la turbo-polka che avete iniettato nel mondo della musica. Ne avevamo dannatamente bisogno. Chiudi tu dicendo quel che ti pare ai vecchi fans, quelli nuovi, quelli che vogliono esserlo, quello che lo saranno, chi vi odia e pure ai lettori di METALHEAD.IT.

ENGEL: Ci vediamo ai nostri concerti! Suoneremo anche da quelle part! Peace, Love & Kosmopoliturbo!

(Luca Zakk & Alberto Vitale)