(autoproduzione) Da Nantes, in Francia, arriva una proposta musicale di carattere metal tipicamente moderna, ma intelligente, dinamica. Interessante questo quartetto che pesta con nitida chiarezza, attraverso un miscuglio di hardcore, metalcore e alternative rock. Più melodici dei Bring Me The Horizon, votati a divagazioni nettamente alternative rock tipicamente anni ’90, come in “Tame Me Out”, ma rabbiosi eppure puliti negli schemi compositivi, come in “Black Eye Blues” e “Prick”. La modernità della band risiede nella capacità di sapere prendere alcune delle caratteristiche principali dei generi summenzionati e incastrarli tra loro, in modo da recuperare una linea sequenziale di stile. Breakdown, suoni massicci, urla e voci pulite, cori, contraddistinguono i pezzi, ma i Time For Energy non riescono a essere mai ossessivi e ripetitivi negli schemi, nell’arrangiamento. I momenti meno metal e hardcore, come “Brume”, lasciano intendere che la band riesca a essere anche capace di lanciarsi in canzoni affatto spinte, eppure per il momento la direzione dei Time For Energy è questa. Resta il fatto che una manciata di melodie e trovate musicali lontane dall’essere un muro sonoro invalicabile e comunque debitore verso alcuni suoni degli anni ’90 (gli Helmet per esempio), sono l’aspetto fondamentale di “Gang of Losers”.

L’album è disponibile per l’ascolto QUI.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10