(Blood Fire Death) Davvero convincente questo Abyss, secondo album per gli spagnoli Nuckin’ Futs. Pur non proponendo assolutamente nulla di nuovo, i quattro thrashers catalani mettono in mostra ottime doti tecnico/compositive, regalandoci otto brani potenti e compatti. Le influenze di acts come Testament, Forbidden ed Exodus sono più che palesi, tanto che sono davvero pochi i riffs non attribuibili ad una band piuttosto che ad un’altra. Ma questa mancanza di originalità è compensata dalla qualità delle composizioni, che risultano dinamiche, variegate ed estremamente godibili. Ottima la prova dietro il microfono del singer Tolo, a proprio agio sia nelle parti rabbiose ed urlate che negli episodi melodici, dove sfoggia un buon cantato pulito. Di alto livello anche la sezione strumentale, con le chitarre che sfoggiano riffs affilatissimi e diretti, alternando accelerazioni e repentini cambi di tempo, ottimamente gestiti da una sezione ritmica solida ed eclettica. Le parti soliste mettono in mostra una preparazione tecnica non indifferente da parte del chitarrista Joao, tanto da richiamare in alcuni frangenti lo stile di Alex Skolnick. L’influenza dell’ascia dei Testament si palesa in maniera evidente nella semi ballad “Tied To The Past”, aperta da un delicato arpeggio infarcito da grandi assoli. La seconda parte del pezzo prosegue in crescendo, con armonizzazioni maideniane, una breve accelerazione thrash per poi tornare verso lidi melodici ed epici. Un lavoro che non fa gridare al miracolo sotto l’aspetto dell’originalità, eppure convince appieno l’ascoltatore, grazie a brani azzeccati, convincenti e di una qualità media davvero elevata.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10