(Underground Symphony) I greci Tidal Dreams ci avevano già mandato il loro debut, e accogliamo oggi il loro secondo disco, incorniciato da una evocativa copertina e distribuito nientemeno che dalla Underground Symphony, come è noto uno dei pochi baluardi rimasti in Europa dell’heavy/power metal fatto come si deve. E “Previsor” si difende, infatti, con armi già usate ma ancora valide. La titletrack è incredibilmente anni 2000, il che significa che è strutturata secondo lo stile migliore dell’europower: potente, a tratti epica, melodica e incalzante. “Join the Crusades” alterna momenti acustici ad altri folkeggianti, anche se la performance di Nektarios Santamouris è forse troppo ‘lamentosa’; epos vichingo per “King of the North”, mentre è tosta e quadrata “Midnight Rider”. “Across the River Nile” mescola suggestioni orientali e qualche indovinato growling, mentre “Once again” è una ballad in crescendo abbastanza canonica, ma non per questo malriuscita. Corpose iniezioni di folk nella bella “Odyssey”, mentre lo strumentale conclusivo “Ancestral” ha tutta l’apparenza di un brano pagan metal. Per chi non si è ancora arreso e aspetta altri nemici alle Termopili!

(René Urkus) Voto: 7,5/10