(Massacre Records) A distanza di un anno dall’EP auto intitolato, tornano gli statunitensi The End A.D. che confermano quanto fatto di buono con questo debutto sulla lunga distanza. Lo stile della band si rifà al crossover tra thrash e punk/hardcore nato a fine anni ’80, con molti richiami ad Agnostic Front e Suicidal Tendencies. Uno dei punti di forza del sound dei nostri è la voce del singer Otto Luck, una via di mezzo tra Randy Rampage e Udo, ma con un’impostazione più “maleducata” di matrice punk. I brani contenuti nell’album sono piuttosto eterogenei, spaziando dal thrash/hardcore di “Infinite Jest” e “Wendy O. Williams” allo speed metal più classico di “When The Wolf-Spiders Ruleth The World”, fino ai richiami industrial di “Day Of The Locus”. “The Form Destroyer/Killing Floor” mette da parte il cantato scanzonato e punk adottato in precedenza in favore di un approccio piu aggressivo, mentre la conclusiva “Voyage Of The Damned” spiazza l’ascoltatore con un approccio tra Black Sabbath e Corrosion Of Conformity piuttosto inatteso. Un buon album, energico e godibile. Forse l’unico difetto è la lunghezza eccessiva per un lavoro del genere, con due o tre canzoni che sembrano fungere da riempitivi.

(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10