(Svart Records) In un qualsiasi luogo voi troverete la recensione di questo album ci sarà un’unica etichetta per definire la musica dei Coven. Heavy metal, punto. In quattro tracce il duo giapponese condensa una quantità tale di cliché che vien da dar loro merito solo per questo. In fin dei conti il Sol Levante non ci ha mai dato prova di grandi gruppi in ambito metal tranne alcuni sparuti casi, Loudness e Japan X su tutti. Ma nei gruppi citati c’era della bizzarria, della personalità… Qui invece i Coven sono la prova vivente che in Giappone le mode son passeggere e quando ci sono vengono cavalcate con garbo, perizia e passione. Ma la freddezza di fondo con cui tutto questo si compie fa diventare un non senso pubblicazioni come questa fuori dal pianeta di origine. Ve lo assicuro, non troverete un solo difetto tecnico. Suoni, produzione, cantato… tutto risulta impeccabile. Ma qui il metal viene solo omaggiato senza aggiungere nulla, tanto che mi chiedo che cosa farà questa coppia di appassionati una volta che la moda sarà cambiata. Paliativi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5/10