(Dark Essence Records) Se qualcuno di voi ha il culto dei Drudkh, Blood of Kingu, Hate Forest, Dark Ages e cose del genere, allora i Rattenfänger sono assolutamente da avere. Anche loro arrivano dalla nuova, ma non da oggi, matrigna del black metal, cioè l’Ucraina. La band è nata grazie ad alcuni musicisti delle suddette band (quasi tutti però hanno avuto a che fare con i Drudkh), tuttavia i Rattenfänger con “Epistolae Obscurorum Virorum” si cimentano in quello che è un death metal old school e frutto delle ascendenze europee. Rattenfänger è un nome preso a prestito dalla fiaba del Pifferaio di Hamelin (Rattenfänger von Hameln) e la lingua usata per i testi è il latino in stile medioevale, cioè nella lingua dei trovatori, bardi e menestrelli. “Epistolae Obscurorum Virorum” è la celebrazione del male e di come esso si insinui nella vita dell’umanità e “Grimorium Verum” apre questa subdola esistenza con un death metal estremamente spigliato e un riffing che sembra una brutalizzazione dei Celtic Frost e qualcosa di simile avviene anche in “Regno, Regnavi, Regnabo”. “Victa Lacet Virtus” si sviluppa in mid tempo e con un riffing imponente e marziale, mentre “Nunc Scio Tenebris Lux” è un doom funereo e pestilenziale. “Allegoria De Gula Et Luxuria” si offre agli Asphyx dei bei tempi e ” Clausae Patent ” è un’altra bordata marziale, imponente, maestosa, cupa e terribile. Il death metal dei Rattenfänger è di spessore e sempre generoso di riff ben definiti, puliti e che si divorano con estrema e selvaggia fame. Si pone in evidenza il cantato di Roman (anche chitarrista ed ex Drudkh, Hate Forest, Blood of Kingu), profondo, gutturale e torbido. Completano la line up l’altra chitarra Thurios (dai fantastici Astofaes), Vlad alla batteria (anche lui dai Drudkh e altri) e Krechet al basso (Drudkh). “Epistolae Obscurorum Virorum” è in sostanza un debut di musicisti di metal estremo ormai navigati e che provengono da un carretta di album già incisi. L’esito finale è devastante e accattivante allo stesso tempo, perfetto per il suo essere immediato e intrigante per come ripropone un puro e arcaico death metal di stampo europeo. Consigliato!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10