(AFM) Il problema con gli Ektomorf è sempre lo stesso: suonano come nell’epoca in cui i fratelli Cavalera, Andreas Kisser e Paulo jr suonavano tutti insieme da buoni amici. Con la differenza che oggi siamo nel 2018 e quei Sepultura non sono più amici e dunque non suonano più insieme. Gli ungheresi sono tacciati da tutti e da anni di essere eccessivamente derivativi, eppure la AFM pubblica costantemente tutte le loro ‘nuove’ idee. A questo punto non è il caso di valutare bene o male un lavoro degli Ektomorf, i quali dal vivo risulta facciano sempre delle buone prestazioni, perché questo sound è d’impatto e fa breccia nei cuori. Tuttavia la serialità delle loro proposte è fin troppo evidente. Per carità, la scarica di adrenalina, il groove a palate e i ritmi spinti e ben calibrati sono il pane di “Fury”, eppure la personalità continua a essere lontana dalla sound dei magiari. La AFM non la pensa così.

(Alberto Vitale) Voto: s.v.