(Revalve Records) Apprezzo molto le scelte sonore dei Kantica, di Savona: oserei dire che il loro power/gothic (che altri chiama symphonic metal) è sbilanciato in favore del primo elemento, per cui abbiamo meno svolazzi sonori e più potenza. In un genere così inflazionato, a volte basta un piccolo cambio di equilibri come questo per far brillare un disco… in questo caso si tratta ufficialmente di un debut, anche se questa è la terza incarnazione del progetto originario di Matteo Venzano, chitarre, ed Enrico Borro, tastiere. Potente e melodica l’iniziale “Fascination of the Elements”, mentre “Hellborn Lust” mescola toni fiabeschi a un power genuino. Ancora ottima miscela fra momenti power e fasi sinfoniche in “Albatross”; trascinante “R.E.M. State”. Su “Psychologic Vampire” si apprezzano in modo particolare i vocalizzi operistici di Chiara Manese, mentre le melodie più fascinose le troviamo in “Illegitimate Son”. In chiusura, segnalo ancora il refrain vincente di “Lovecide”. I Kantica si dimostrano perfettamente capaci di variare i soliti modelli.

(René Urkus) Voto: 7,5/10