(autoprod. / Danneskjöld Record) Russell è un chitarrista londinese che realizza il suo primo album, nel quale partecipa Doro Pesch alla canzone “Leigh Woods”. Il brano sembra essere nello stile della singer tedesca, prima ancora che un pezzo scritto da altro autore. Russell ha scritto ed eseguito le parti di chitarra e basso, mentre la batteria è di Jason Bowld di Bullet For MyValentine. Alla voce Daniel Leigh. Lo stile di Russell? Innanzitutto il suo heavy metal ha diversi connotati: power, epic, qualcosa tra Malmsteen e Steve Vai, due musicisti citati dallo stesso Russell tra l’altro. Tuttavia è più il secondo che sembra fare capolino nelle pieghe dei cambi dei riff all’interno del telaio di stile del chitarrista. “Longing” presenta un violoncello che fa la parte del leone, per un brano d’atmosfera in cui Sam Russell arpeggia con grazia. “Sirens Song” ha energia, ma è “Fire, Desire” a stupire per un harsh-growl improvviso e un’andatura metal affatto di stampo classico. Una sorta di Amon Amarth in versione diluita. A conti fatti l’album presenta diverse canzoni d’interesse, come la, forse migliore di tutte, “RiffstruMental” per via di uno sweep da paura e un’atmosfera generale fatta di una parte introduttiva, una fase centrale esplosiva e la sua netta conclusione a luci basse. Nove canzoni sulle quali almeno la metà entrano direttamente nella porta dell’attenzione nella testa dell’ascoltatore. “Impetuous Desire” è un album ordinato, fatto con pizzico di estro e una dose di oculata ragionevolezza per la cura del songwriting.

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(Alberto Vitale) Voto: 7/10