(Luma Records) Scarlet, al secolo Rossella Sicignano, è il primo progetto lanciato dalla neonata etichetta campana Luma Records, cui auguriamo fin d’ora di produrre sempre dischi di tale caratura. La rocker salernitana si esibisce in otto pezzi essenziali ma coinvolgenti, e capaci di coprire un vasto spettro emozionale. Il disco si apre con la titletrack, disegnata su un lento ma costante crescendo che va da acustico ad elettrico: si pensa certamente a Patti Smith, anche per una certa (e lodevole) somiglianza di timbro vocale, ma c’è sicuramente un tocco personale nella ‘Meraviglia’ di Scarlet. “Demon” sposta i toni su sonorità da seconda metà degli anni ’70, e rende bene i dilemmi interiori dell’artista (‘Get out of my head / Get out of my dreams / But come inside me’); forse non funziona benissimo solo l’urlo che chiude il refrain. La canzone è stata scelta come primo singolo e si può vedere l’ottimo video promozionale qui. Più asciutta e solare “Take me back”, con reminiscenze da PJ Harvey; “Behind” ha toni ancora diversi, più morbidi e soffusi, in mezzo ai quali trova spazio anche un violoncello. Rock anni ’70 (nella forma della canzone) e grunge anni ’90 (nei suoni) si mescolano in “You uh”; mentre “Layne” svela il lato più intimista della cantautrice (è dedicata, se capisco bene, a Layne Staney, primo cantante degli Alice in Chains), “Another” è il pezzo più sperimentale, con vaghi richiami alla new wave e un finale con tastiere molto ’80. La conclusiva “Arizona” ha qualcosa in più del titolo a richiamare scenari us rock e desert, forse più interiori che esteriori.  Se chi ben comincia è a metà dell’opera… attendiamoci grandi cose da Scarlet!

(René Urkus) Voto: 8/10