(Autoproduzione) Tornano a due anni di distanza dall’ottimo debutto “Verrà La Morte Ed Avrà I Tuoi Occhi” i grossetani Colonnelli, band fondata dal cantante/chitarrista Leo Colonnelli, unico membro sempre in formazione dal 2012. Il loro thrash metal è potente e diretto al punto giusto, mitigato spesso da ottimi spunti melodici palesati maggiormente dal cantato in italiano. La scelta di cantare in lingua madre conferisce al sound dei nostri un sound particolare, perfetta sintesi tra l’irruenza delle chitarre thrash ed appunto il suono melodico del nostro idioma. “Amleto” è un perfetto esempio di questo contrasto, con un riffing decisamente aggressivo che sulle prime sembra quasi stridere con la parte cantata, ma che dopo un paio di ascolti rende il brano uno dei migliori del lotto. La title track e “V.M. 18” sono due potenti bordate thrash in bilico tra la vecchia scuola ed un sound al passo con i tempi (la band stessa descrive la propria musica come un thrash che va dai Metallica di “Ride The Lightning” ai Gojira). “Sangue ad Alti Ottani” vive degli stessi contrasti tra furia thrash e melodia vocale che già caratterizzavano l’opener “Amleto”, mentre “Demoni e Viscere” si basa maggiormente sul groove, mettendo da parte l’irruenza in favore di un maggiore tasso di potenza; lo stesso dicasi per “L’Impeto Del Frastuono”, anch’essa guidata da un groove non indifferente. “Il Blues Del Macellaio” parte in sordina, con un guitar work oscuro e cupo, per poi svilupparsi in un riffing tra Annihilator e Kreator molto dinamico. “Festa Mesta” è la cover totalmente stravolta in chiave thrash dei Marlene Kuntz. Il pezzo è piaciuto addirittura ai Marlene Kuntz stessi, tanto da pubblicarlo nella loro pagina ufficiale. “Interludio” è, come si capisce dal titolo, un interludio strumentale, prima della conclusiva “Lochness”, sunto ideale del sound proposto lungo tutto l’album. Un lavoro allo stesso tempo fedele alla tradizione thrash e unico nel proprio genere, che non mancherà di piacere sia ai thrashers più oltranzisti che agli appassionati di sonorità più moderne.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10