(autoprod. / Hellbones Records ) Malinconico, decadente, comunque melodico “The Last Dream Arms”. Atmosfere remote e uggiose, tracciate da riff heavy, da intensi arpeggi e fraseggi melodici. Atmosfere un po’ My Dying Bride in cenni comunque personali avvolti da una estesa grazia sonora. Deeper Down è una band italiana che si lancia in un’operazione a confine tra doom e gothic, alla maniera degli anni ’90, ma attraverso suoni densi, chiari, contemporanei. Un’operazione davvero riuscita, un depressive-gothic doom che deborda poesia e dove la doppia voce, Giuseppe ed Elisa, è un’aggiunta di buona fattura alle melodie. “The Last Dream Arms” è una dilatata espressione poetica, una scia di suoni e un accavallamento di melodie tracciati di bellezza. L’arpeggio, quando viene usato, è un aspetto importante per come scansiona le melodie, mentre gli inserti del violino sono un valore aggiunto. La band vede cinque elementi, il già citato Giuseppe è anche chitarrista e tastiere, batteria e autore, Luca chitarra ritmica, Alessandro violino e Roberto al basso. Nelle canzoni la band prende il proprio tempo e percorso per sviluppare le idee e così “The Last Dream Arms” diventa una lunga ed estesa melodia.

QUI è disponibile l’ascolto.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10