(Hells Headbangers) Ottimo ritorno sulle scene per Hades Archer, duo cileno poco conosciuto ai più, ma decisamente valido. La proposta musicale è tutt’altro che innovativa. Il loro black metal risente infatti delle pesanti influenze di acts come Impaled Nazarene Mayhem e Bestial Warlust, ma anche di formazioni un po’ meno brutali e maggiormente sulfuree come Hellhammer/Celtic Frost, Venom e Bathory. Quello che ne risulta è un album sicuramente estremo ed old school, ma allo stesso tempo moderno, un po’ per la capacità dei nostri di mescolare in maniera convincente le influenze, un po’ per la produzione estrema ma ben definita allo stesso tempo. La title track palesa tutte le caratteristiche di questo disco: partiture di una violenza annichilente ai confini col grind si fondono con riffs lenti e paranoici, tra l’oscurità del doom e l’atmosfera sulfurea emanata dai Celtic Frost. In mezzo a tanta furia, gli Hades Archer riescono ad incastonare ottimi momenti melodici, con parti meno tirate, ma non per questo meno minacciose, anzi: “Hecate Undressed” gronda di una malvagità subdola, che si insinua pericolosamente attraverso un tessuto melodico inquietante ed accattivante. Un album adatto a dimostrare che il black metal non è costituito solo da blast beats e parti in screaming, ma è qualcosa di più complesso e multiforme.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10