(Obscure Abhorrence Prod / Dread Records) Lo scorso anno “Emën Etan”, terzo album in carriera, poi qualche mese fa la ristampa in vinile di “The Rebirth of I”, secondo e immenso album (recensito QUI) di I.Luciferia e Njodr. Questo quarto album testimonia una band sana, votata al black metal ammantato di gelo, oscurità, tempestato di qualche atmosfera, ma segnato indelebilmente dall’aggressività. Le chitarre sono venti artici, sparati a velocità furiose, con I.Luciferia ad occuparsi di loro, del basso e microfono. Njodr è alla batteria, con ritmi essenziali, cinti da una doppiacassa continua. Nove canzoni che esprimono durezza mai troppo vincolata ai blast beat, sempre mostrata nel riffing, negli scatti ritmici, non da meno nelle melodie che percorrono a intermittenza le strutture delle canzoni. “Goétie Funeste” è un lavoro estremo, tempestoso per come le chitarre si sviluppano e per come Njodr supporta con i suoi ritmi queste trame e alla fine i due francesi anche questa volta hanno realizzato qualcosa di degnamente estremo. Non è semplice realizzare del black metal che sia lo sviluppo costante di una battaglia (se ricordate i primi Immortal intuirete questo concetto e filosofia), di un qualcosa sensibilmente devastante. Ci riescono gli Ende e non viene da stupirsi se si tiene conto di quanto avevano già realizzato in passato. Il quarto album in sei anni è l’affermazione della propria esistenza nella scena black metal.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10