(Subsound Records) Progetto schizoide, isterico, ultra tecnico e destabilizzante. L’idea nasce a Bologna per mano del chitarrista thrash Amadeus Galiano assieme a Emilia Moncayo, la quale si occupa di voci, elettronica e noise. Alla fine i due si trasferiscono in Ecuador, paese dal quale continuano a mandare avanti l’idea, con una intensa attività live curata in tutti i dettagli, tanto da offrire spettacoli dal forte impatto visuale. Musicalmente siamo su livelli estremi, sulla scia di progetti quali The Bloody Beetroots: qui ci sono le vocals isteriche di Emilia, vocalist che grida come una pazza ma che sa inserire ritagli sexy e provocanti; musicalmente siamo in pieno territorio mathcore e breakcore, solo che la scelta ritmica di fondo, ben annegata della distruzione complessiva, è sostanzialmente prelevata dai ritmi sudamericani, originando quindi una deflagrazione violenta la quale evolve da cadenze tipicamente ballabili o sexy. Assurda e malata “Human Centipede”. Esplosiva “Gatos”. Infezioni industriali con “MilkWithSilk”. Forte la componente metal estremo su “Finish Hanging Drain Big Red Space”. Pesantissima “Elephants Walking Over Spider Webs”. Ritmi tribali strafatti di anfetamine con “Minipony Meat”. Una potenza sonora inaudita. Ritmi assurdi e clinicamente precisi, cinicamente raffinati. Musica instabile, tellurica, malata. Dieci brani, poco più di mezzora, ma con una concentrazione di violenza fuori controllo!

(Luca Zakk) Voto: 8/10