(Massacre Records) Il secondo album degli svizzeri Headless Crown presenta pressappoco le stesse caratteristiche del primo, “Time for Revolution”: heavy/power metal dal taglio molto classico, mediamente cupo, devo dire senza particolari sorprese né colpi di testa. Stavolta i nostri si dedicano a un concept fantascientifico, elaborato dal singer Steff Perrone sulla scia di “1984”. Si inizia proprio con la titletrack, ruvida sullo stile degli ultimi Accept; “The Blackness” si orienta invece su tonalità più oscure e serrate, mentre in “Listen” c’è molto dei Saxon più grezzi (si veda la struttura del coro). Abbastanza monocorde “Plan 9”, ed è abbastanza prolissa anche “Outermind Travel”; si sporca un po’ di thrash “The End”. “The Eyes of the Crow” ha un andamento ritmato e martellante: poco altro da segnalare da qui alla fine, a malincuore devo confermare che gli Headless Crown non riescono a lasciare una traccia duratura neanche questa volta.

(René Urkus) Voto: 5,5/10