(Ancient Blaze) Pochi dischi sono entrati nel mio immaginario come questa unica ed inimitabile gemma del metal italiano. Uscito originariamente nel 2005 e riproposto ora dopo anni di oblio dalla Ancient Blaze seppur in tiratura limitatissima, devo ammettere che probabilmente “The New Dawn Of White Power” è uno dei migliori dischi black metal mai concepiti. Her Totenkopf ha negli anni preso le distanze dalla NSBM, scelta della quale non tratteremo minimamente. Però cazzo, sentire nuovamente la title track/intro che risuona nelle casse dell’impianto mi ha strappato brividi sulla pelle e lacrime di rimembranze per un’opera assolutamente impareggiabile. Canzoni come “Wolfschanze” e “A Perfect White World” mi fanno pensare che il black è così e deve restare così: musica aggressiva, elementare e perennemente in lotta con tutto ciò che è ipocrisia e moralismo. Non c’è bontà in questa opera, nessun pensiero buono o propositivo. Solo odio e quintali di cattiveria. Non avrete un momento per riprendere fiato, qui si va sul pesante, qualsiasi sia l’accezione che vorrete dare al termine. Mi dispiace per i Dimmu e compagnia bella, ma la verità è che i compromessi sono per natura infidi e snaturanti, spesso mascherati sotto false spoglie di eclettismo e sudditanza verso il mercato e le etichette discografiche. Beh, state tranquilli che qui non troverete niente di tutto ciò. Solo quintali di riff arrabbiatissimi, batterie furiose e cantato incredibilmente violento. Mi dispiace che questi dischi mi rendano una carogna rognosa, ma “The Mystical Howl”, “Ich hatt’ einen Kameraden” e “Agarthi” contengono più sinfonia, atmosfera, coerenza e sublime bellezza evocativa di qualunque produzione norvegese e non prodotta finora, con buona pace di qualsiasi detrattore. D’altra parte si sa, la perfezione si autoalimenta ed è completamente impermeabile a critiche o mistificazioni. E questa opera è la perfezione in musica.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 10/10