(Trollzorn Records) Nel mio personale rapporto con i Cruachan ero rimasto a “Blood for the Blood God”, secondo capitolo della loro ‘Trilogia del Sangue’ che si conclude oggi: “Nine Years of Blood” racconta le vicende della guerra fra Irlanda e Inghilterra che, alla fine del ‘500, infiammò gli ultimi anni del regno di Elisabetta I. Gli irlandesi proseguono la loro virata verso l’estremo, pur restando sempre fedeli al verbo pagan di metà anni ’90. Dopo l’epica intro, “Hugh O’Neill – Earl of Tyrone” è forse il brano maggiormente blackened di tutta la produzione della formazione; non mancano comunque, come si diceva, gli elementi pagan, soprattutto nel glorioso finale. “Blood and Victory” ha un giro che, con l’opportuno arrangiamento, starebbe bene in un brano dei Dimmu Borgir (!), mentre si torna al folk più quadrato e tradizionalmente irish con “The Battle of the yellow Ford”. “The Harp, the Lion, the Dragon and the Sword” scandisce il ritornello fra scatenati giri di violino, mentre “Fight of the Earls” mescola una prima parte di folk puro a una seconda velocemente pagan, a fondere le due anime della formazione. Convince di meno, invece, la fin troppo nervosa cover del classico “Back Home in Derry”, ma non può certo essere un punto in meno in un disco così riuscito. Sangue e oscurità per una delle pagine più nere della storia europea.

(René Urkus) Voto: 7,5/10