(autoproduzione) I Thelema sono Simone Canepa e Beatrice. Il chitarrista e la cantante pubblicano questo omonimo full length di debutto, il quale pur se a tratti risulta scarno nelle strutture, presenta comunque delle piacevoli idee di carattere prog. La voce di Beatrice è intensa, a volte delicata, ma con la musica il risultato è quello di un’atmosfera variabile. Spuntano momenti grigi, un po’ malinconici, almeno attraverso i due pezzi d’apertura, “Season of Love” e “The Crow”. L’arrivo di “Lethal Assault” smuove le acque. Il cantato cambia, prova altre soluzioni, la chitarra di Canepa punta a riff duri e il basso amplia l’atmosfera, agghindata da qualche linea di elettronica che arricchisce il pezzo. Per strutture scarne, si pensa a quelle canzoni dove il riffing e le linee vocali sono i soli punti cardine, col risultato di rendere le canzoni prevedibili. Esistono comunque dei pezzi che non suonano come un mero accompagnamento a Beatrice. Posto che le qualità della cantante hanno bisogno di una giusta cornice per essere ben inquadrate ed espresse, appare chiaro che le composizioni quiete siano quelle calzanti per lei e raffinate per il lavoro di Canepa. “Claire” vede un’intelaiatura graziosa, l’acustica che veleggia, qualcosa di elettronica, ma sempre lieve e aggraziata, e di nuovo Beatrice a creare qualche linea vocale briosa ma intensa. Una canzone in contrasto con quella che la precede, “It’s Only Rock” dove la carica, l’energia, non sono sufficienti a dare la vera scossa. Il fatto è che al contrario delle canzoni miti, la direzione vocale di Beatrice in quelle rock-heavy pare debba essere solo quella di alzare il tono – a differenza di un estro ben diverso in “Lethal Assault” – mentre la chitarra si ripete spesso in riff rudi, cadenzati o stoppati. “Thelema” si propone in questa alternanza, mostrando nettamente le direzioni del duo dove primeggia e, al contempo, dove può cambiare in meglio.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10