(Scarlet Records) Sono e resterò un fan dei Temperance (per rendersene conto, basterà rimandare alla mia ultima recensione, quella del dvd live “Maschere”): i recenti e importanti cambi di lineup non mi sembrano aver influenzato negativamente il quarto album dei torinesi, che si presentano al pubblico con la nuova coppia di cantanti Michele Guaitioli e Alessia Scolletti. Ottima opener “The last Hope in a World of Hopes”, titolo chilometrico per un symphonic power a due voci con refrain stellare. Se ce n’era bisogno, il gusto vincente per i ritornelli è confermato sia dall’ariosa “Broken Promises”, sia dalla titletrack, spedita e melodica in modo da stamparsi subito in testa. Già sentita, ma non per questo meno efficace, la melodia di “We are free”; indovinata anche la power ballad “Alive again”, con quel mood anni ’80 che non dispiace mai. Power cristallino stile Power Quest per “Way back Home”, mentre c’è un grande duetto in “Empires and Men”, brano da pelle d’oca affidato in prevalenza a pianoforte e tastiere. Si chiude con la suite “Daruma’s Eyes (Part 1)”: presumo che ascolteremo il seguito sul prossimo platter, ma questa prima sezione è già presa da sola molto interessante, nel suo mescolare al sound anche qualche tocco di progressive. Italian symphonic metal at its best: ancora una volta, davvero bravi!

(René Urkus) Voto: 8/10