(Unholy Domain Records) Sound possente, determinato da accordature basse che creano atmosfere ammantate di morte e desolazione. Atmosfera decadente ma al contempo ostile in questi tre brani. Apre “Undead Abyss”, aperta da una sorta di introduzione che lascia poi spazio a una cavalcata nella quale Incantation incontrano Slayer e Bolt Thrower. “Bone Totem” è un death metal che cambia spesso i propri connotati, la propria andatura, risultando comunque possente e dannato. “The Edge of Infinity” è un’altra andatura agile, un mid tempo che coinvolge, duro e pesante con improvvisa fase in blast beat nella sua sezione finale. I tre musicisti hanno composto “Undead Abyss” a distanza, infatti il bassista Nor vive negli Stati Uniti, mentre Hannes e Simone, rispettivamente batteria e chitarra, ma entrambi alla voce, sono di Verona. Con altri demo alle spalle e le solite vicissitudini di una band underground, i Sepolcro ritornano creando un’altra opera death metal di un certo peso. Le tre canzoni del demo funzionano, i suoni sono veri e c’è un’atmosfera contraddistinta dal fatto che i Sepolcro concentrano i propri testi sulle tematiche del “Necronomicon” e di Howard P. Lovecraft. Il demo esce in cassetta per Unholy Domain Records, prevista nei prossimi mesi anche una versione in vinile.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10