(Arkeyn Steel) I texani High Risk pubblicarono alla fine degli anni ’80 due demo di power metal grezzo e istintivo: oggi vengono editi in un unico cd, e sarò controcorrente ma, al di là di quanto dice la nota stampa, io ci sento anche molte influenze europee. Vediamo allora i brani più interessanti considerando il cd nel suo insieme. La sgangherata “Cry” può ricordare i primi Gamma Ray, la titletrack vive di un lunghissimo assolo stridente che però, a conti fatti, si rivela interessante e originale. Di una certa caratura anche “City of the Dead”, che respira l’aria di sperimentazione della seconda metà degli anni ’80, la stessa in cui concepivano i Fates Warning; “Dealer of Death” gioca invece con uno speed sgraziato, e stavolta siamo molto di più dalle parti dei Jag Panzer. Nella power ballad “Lost Dreams” si respira ancora parte dell’aria degli Helloween degli inizi; la complessa “In your worst Nightmare” evoca bene le crescenti angosce di un incubo. Da segnalare ancora la nervosa e incalzante “Land of Oz”, e “Lost forever”, canzone dalla doppia anima nell’alternanza dei passaggi slow/fast. La band è ancora in attività, ma dedita a tutt’altri suoni; per chi ama il power degli esordi, una chicca da non trascurare!

(René Urkus) Voto: 7,5/10