(Twin Earth Records) Ero davvero curioso di ascoltare “Dayburner, seconda fatica per i siciliani Haunted. Non avevo mai sentito parlare della band fino ad alcuni giorni fa, quando su Facebook mi è comparso il video promozionale dell’opener “Mourning Sun”, incuriosendomi alquanto. Il doom proposto dai nostri è di ottima fattura; oscuro e denso come la pece, il sound della band sicula è potentissimo, epico e decadente. Quest’ultima caratteristica è maggiormente evidente per via delle female vocals ad opera della brava Cristina Chimirri, in possesso di una timbrica solenne ed epica, ma con quel non so che tipico del gothic metal. Il riffing dei pezzi è scorrevole nonostante la lentezza, il tutto impreziosito da una sezione ritmica potentissima e precisa. Il songwriting è quasi sempre di alto livello, riuscendo a coinvolgere l’ascoltatore nonostante l’incedere pachidermico e la lunghezza mediamente elevata dei brani. L’unica eccezione è “Vespertine”, che con i suoi tredici minuti abbondanti di durata risulta un po’ ostica da portare a termine, per via di una certa ripetitività in un pezzo forse troppo ambizioso. Un secondo album che mantiene le buone premesse tracciate dall’eponimo debutto, per una band matura e sicura dei propri mezzi.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10