(Pure Steel) Gli inossidabili crucchi Wolfen tornano alla carica a quattro anni dal precedente “Evilution”: ed è sempre power/thrash alla maniera tedesca, duro, spigoloso e muscolare.  In quasi 25 anni di carriera i nostri sono arrivati al sesto album, dedicato (come è facile intuire) ai licantropi. Apprezzabile iniziare con uno schiacciasassi power/thrash come “Rebirth of the Regulators”, bene anche la ruvida “Forgotten Dreams”. La serratissima “Xenophobia” è costruita sullo stile incalzante dei Mystic Prophecy, meno ispirata e un po’ legnosa la successiva “Science & Religion”. Anche alcuni fraseggi di “Timekeeper” sono un po’ stucchevoli: la parte centrale del disco è certamente la meno riuscita. “Succubus” fonda tutto sul chorus, mentre la cadenzata “New World Order” sull’anthemico giro di basso di Nico Filter e su una spiccata somiglianza con le ultime cose dei Wizard. Quello proposto dai Wolfen è un tipo di metal che non muore mai, e che dal vivo convince sempre: l’originalità, non vale neanche la pena di dirlo, è altrove.

(René Urkus) Voto: 7/10