(AOP Records) Un mix interessante! Gli Spiral Skies, svedesi, sono al debutto ed offrono un sound settantiano, molto rock, il quale non nega divagazioni remotamente prog ed ipoteticamente doom, svelando un sound ipnotico, coinvolgente, dominato dalla voce eterea e sensuale della front woman Frida Eurenius. Il loro sound è classico ma molto identificativo: spazia dallo stoner al doom, dal rock d’annata alla canzonetta popolare… il tutto sempre con l’inquietudine di riff ossessivi, occulti, tetri immancabilmente sottoposti ad una vocalist decisamente indovinata per questa band, per questo sound. A cavallo tra LSD e chiarezza mentale, a cavallo tra rock dalle tinte pop, con riff palesemente heavy: album da titolo stupendo ed emblematico che si evolve tra il prog di “Shattered Hopes” ed il doom di “Labyrinth of the Mind”. Tra la deviazione rock-psichedelica di “Left Is Right And Right Is Left Behind” e la potenza melodica di “Awakening”. Folk, doom, anni ’70: componenti essenziali e di base per una dimensione sonora evocativa, oscura, avvolgente e provocante in maniera sublime! Un album che odora di incenso, di magia nera, di riti dimenticati per stati psichici instabili e fuori controllo.

(Luca Zakk) Voto: 8/10