(Tuna Records) L’inizio dell’opener “I” fa pensare ai Disturbed in una versione ipnotica e concretamente più fluente, ma le cose poi stanno diversamente. I sei pezzi del duo Empty Set sono strutturati secondo soluzioni prog, all’interno del quale punte di alternative metal si legano a un rock elegante, occasionalmente leggero e psichedelico, spesso dirompente. Gli oltre dieci minuti di “III” presentano una suite di un’ambizione pari a quella di Asia, Camel e altri assi del genere, con frammenti interessanti per via delle melodie e la fluidità della composizione. Alessandro Vagnoni, batterista di Bologna Violenta, compositore polistrumentista ex di Dark Lunacy e Infernal Poetry, ha ben centrato la musica e il resto. Il resto è la voce di Enrico Tiberi, l’altro elemento del duo Empty Set. Tra l’altro mentre Vagnoni ha scritto il materiale occupandosi della produzione fino alla fase di missaggio, Tiberi ha concluso l’album a Berlino con il processo di masterizzazione. Un duo ben organizzato certo, ma in grado di rinverdire anche i fasti della tradizione prog italiana in queste composizioni, mai eccessive nei rimandi verso nomi altisonanti del genere, grazie a un marchio comunque personale vestito di modernità.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10