(Nuclear War Now! Productions) Il nome del gruppo, oltre a non indurre, forse, in tentazione non deve nemmeno indurre a pensare che ci troviamo di fronte ad un combo sudamericano. No, siamo in Texas, nel pieno del Nuovo Continente. E il black/death di questi signori si rifà guarda caso proprio a mostri sacri del genere. Non è possibile non scorgere all’inizio dell’album e poi in vari punti sparsi la presenza dei fratelli Tardy o dei Morbid Angel. E le liriche in spagnolo non stemperano questo sentore, nemmeno un po’. L’album in questione dunque, in pieno stile americano, non è puramente death o black, quanto piuttosto una commistione aggressiva e senza tregua dei due generi condita con un retrogusto che solo la produzione underground sa dare. Le canzoni sono di per sé solide, ben costruite e soprattutto cattive nel senso genuino del termine, avvolte in quell’alone di aggressività che ha portato il sottoscritto ad amare questo sottogenere.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10