(Doomentia) Mr. Hitchcock e Mr. Jacko, voce il primo e bassista e chitarrista il secondo, si esibiscono in un black metal percorso da diverse anime e identità, fino ad allontanarsi proprio da se stesso. Il genere non è mai aspro o guerrafondaio, comunque pregno di riff possenti e spesso armonizzati e levigati da melodie. I due hanno puntato a una contaminazione con il vecchio death svedese, oltre a virare sul blackened in più occasioni di “Below the Grief”. Con poche sortite D-beat, adocchiamenti ai Dismember ed Entombed e squarci di momenti neri, cioè dark, Mr. Hitchcock e Mr. Jacko creano un qualcosa di dinamico. Se “Deliverance from the Astral Sea” sembra mostrare i Darkthrone con riff appena più lavorati e in una maniera svedese del genere black, “Echoes of Light” alterna black metal agli Slayer. Con “From Death to Its Son” si ha una migrazione verso il death e un dark metal serpeggiante, per un atteggiamento mutevole che fissa atmosfere obrose. I sette minuti e mezzo di “Heavy Is the Crown”, fissano una dimensione death metal di stampo svedese all’interno di una struttura mutevole. Mr. Hitchcock e Mr. Jacko risultano molto più impegnati e profondi con questo album rispetto al passato.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10