(Loud Rage Music) Nuova prova in studio per gli Ordinul Negru che con “Faustian Nights” arrivano all’ottava produzione in 14 anni di carriera. Il prolifico artista rumeno Emanuel “Fulmineos” Matlak è la mente ed il cuore che si cela dietro a questo progetto e, oltre ad occuparsi delle chitarre e dei testi, presta anche la propria voce in sei delle otto tracce a causa dello split con il precendete cantante. La proposta degli Ordinul Negru è certamente ascrivibile a quella frangia del black metal che, senza tralasciare gli stilemi tipici del genere, pone particolare attenzione all’aspetto più atmosferico e ritualistico. Ritmi spesso cadenzati e claustrofobici altro non fanno che enfatizzare questa componente, intrappolando l’ascoltatore in una costante sensazione di inquietudine. Durante l’ascolto della prima metà dell’album le composizioni sembrano più fredde ed ermetiche, come in una lugubre cerimonia alla quale è solo possibile assistere passivamente. I riff di chitarra si susseguono senza sosta, accompagnati da una batteria solenne e dalle grida strazianti di Fulmineos. Nella seconda parte invece pare sia l’aspetto “melodico” della musica ad aver avuto maggiore considerazione, sempre e comunque asservito all’atmosfera cupa che permea l’intera produzione. Menzione particolare per “Oculta Kormos” nella quale le due componenti sono abilmente dosate; riff tanto malvagi quanto ben studiati si alternano ad un ritornello quasi “orecchiabile”, per il genere proposto si intende. Decisamente ispirato il riff che ci introduce alla titletrack che chiude l’album; una ventata di fredda violenza che si contrappone alla teatralità della sezione centrale del brano nel quale fa la sua comparsa anche una voce narrante estremamente evocativa. È questo, a mio parare, il miglior episodio presente in questo “Faustian Nights” che mi sento di consigliare senza alcuna remora agli amanti del black metal dai toni più cupi ed esoterici.

(Davide Galli) Voto: 7/10